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Museo

Firenze, Piazza dei Giudici 1
Tel. +39 055 265 311

           

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Leonardo e i suoi libri. La biblioteca del Genio Universale

Comitato Nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci

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Enti promotori

Museo Galileo

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in collaborazione con

Accademia Nazionale dei Lincei – Centro Linceo Interdisciplinare “Beniamino Segre”

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Commissione per l’Edizione Nazionale dei Manoscritti e dei Disegni di Leonardo da Vinci

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La mostra rappresenta l’evento di disseminazione dei risultati del progetto di ricerca FISR “Scienza, storia, società in Italia. Da Leonardo a Galileo alle ‘case’ dell’innovazione”, promosso e sostenuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

A cura di

Carlo Vecce

Comitato scientifico

Andrea Bernardoni

Roberto P. Ciardi

Paolo Galluzzi

Domenico Laurenza

Pietro C. Marani

Carlo Vecce

Prestatori

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale

Firenze, Biblioteca Riccardiana

Firenze, Giunti Editore

Firenze, Museo Galileo

Napoli, Biblioteca Nazionale

Padova, Università di Padova, Centro per la Storia dell’Università di Padova

Coordinamento generale

Museo Galileo: Laura Manetti

Filmati di mostra

Ideazione e testi

Carlo Vecce, con la collaborazione di Giuditta Cirnigliaro

Realizzazione

Museo Galileo–Laboratorio multimediale: Jacopo Tonini (coordinamento), Fabio Corica, Samuel Taddei, Daniela Vespoli

Sito Internet

Museo Galileo–Unità web: Iolanda Rolfo (coordinamento), Leonardo Curioni, Elena Fani, Roberta Massaini, Maurizio Sanesi

Biblioteca Digitale

Museo Galileo: Stefano Casati (coordinamento), Sabina Bernacchini, Susanna Cimmino, Francesca Fares, Alessandra Lenzi, Silvia Paoli, Adele Pocci

Ricerca iconografica

Giuditta Cirnigliaro

Museo Galileo–Archivio fotografico: Sabina Bernacchini (coordinamento), Susanna Cimmino, Silvia Paoli

Traduzione dei testi di mostra

Thomas H. Simpson

Progetto di allestimento

Guicciardini & Magni Architetti

Progetto grafico

RovaiWeber design

Produzione della mostra

Opera Laboratori Fiorentini–Civita

Direzione dei lavori

Opera Laboratori Fiorentini–Civita: Piero Castri

Coordinamento tecnico

Museo Galileo: Teresa Saviori

Impianti digitali e apparati di proiezione

Opera Laboratori Fiorentini–Civita: Alessandro Modena

Modelli e ricostruzioni

Opera Laboratori Fiorentini–Civita: Laura Stiattesi

Facsimili

Claudius Schettino

Coordinamento, comunicazione e promozione

Opera Laboratori Fiorentini–Civita: Mariella Becherini

Ufficio Stampa

Opera Laboratori Fiorentini–Civita: Salvatore La Spina

Trasporti

Arternativa

Assicurazioni

Generali

Ringraziamenti

Filiberto Agostini, Luca Bellingeri, Elisa Bonaiuti, Sara Bonechi, Elisa Di Renzo, Anna Rita Fantoni, Isabella Fiorentini, Giulia Fiorenzoli, Francesca Gallori, Rossella Giovannetti, Monica Grossi, Piero Marchi, Francesco Mercurio, Antonella Miolo, Elena Montali, Angela Pinto, Carla Pinzauti, Stefano Pinzauti, Claudio Salsi, Silvia Scipioni, Giorgio Strano, Adelina Taffuri

Si ringrazia Banca Intesa San Paolo per il sostegno offerto al riallestimento (autunno 2019) della mostra presso l’Accademia Nazionale dei Lincei a Roma.

INTESA SANPAOLO a colori

Concepita come “ornamento matematico” del Museo Galileo, la meridiana monumentale è stata costruita nel 2007.
La meridiana è uno strumento per la misura del tempo di antica origine, formato da uno stilo infisso su un quadrante. Il suo funzionamento si basa sull’osservazione dell’ombra prodotta dallo stilo, associata all’idea che il Sole scandisca il tempo ruotando apparentemente in maniera uniforme attorno alla Terra.
La meridiana del Museo Galileo è composta da un quadrante tracciato sul selciato e da uno gnomone formato da due grandi stele di bronzo che simboleggiano il giorno e la notte. La stele del giorno, rivolta a sud, verso l’Arno, contiene una linea meridiana verticale su cui l’ombra della coda di una “lucipera”, un animale fantastico metà lucertola e metà vipera, indica il mezzogiorno in ogni periodo dell’anno. La stele della notte, rivolta a nord, contiene la raffigurazione delle due costellazioni che consentono di individuare la Stella Polare: l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore.
La rosa dei venti alla base dello gnomone fornisce le direzioni per l’orientamento geografico.
Sul selciato, una linea meridiana in travertino e ottone fiancheggiata dai segni zodiacali in vetro e marmo si estende per circa 15 metri dall’ingresso del museo, dove è segnato il solstizio d’inverno, alla base dello gnomone, dove è segnato il solstizio d’estate. Le linee curve di travertino che incrociano la linea meridiana indicano la data. Le linee radiali di ottone, che formano una griglia tra le due curve solstiziali, indicano le ore.
I materiali utilizzati per la costruzione della meridiana simboleggiano le stagioni e i quattro elementi: il marmo per l’autunno e la terra; il vetro per l’inverno e l’acqua; la pietra grigia per la primavera e l’aria; il bronzo per l’estate e il fuoco.
Al calare del Sole, la meridiana continua a svolgere la sua funzione di arredo urbano grazie all’illuminazione che accende la base dello gnomone e i segni zodiacali.


Come funziona

A indicare l’ora e la data è l’ombra del poliedro di vetro posto in cima al grande gnomone di bronzo. Le ore, dalle 9.00 alle 14.00, sono marcate dalle linee radiali di ottone. La data è indicata dalle linee trasversali di travertino che segnano il percorso diurno del Sole in vari periodi dell’anno, precisamente quando l’astro entra nei segni dello Zodiaco. La lunghezza dell’ombra dello gnomone varia con il trascorrere dei giorni e delle stagioni, indicando il tempo solare vero del luogo in cui si trova, che è diverso dal tempo indicato dall’orologio, noto come tempo medio. Il tempo solare vero ha una variazione periodica che può superare il quarto d’ora rispetto al tempo medio.

 

schema minuti

 

Nel periodo in cui è in vigore l’ora legale, alla variazione astronomica va aggiunto lo spostamento in avanti di un’ora delle lancette dell’orologio. Per esempio, il mezzogiorno vero nel mese di febbraio sarà segnato dalla meridiana intorno alle 12.28, mentre nel mese di luglio sarà segnato intorno alle 13.20 ora legale.

Per leggere l’ora e la data è sufficiente individuare la linea oraria e la curva calendariale più vicine all’ombra dello gnomone. Quando l’ombra non cade precisamente su una linea oraria, si può leggere con buona approssimazione la mezz’ora o il quarto d’ora suddividendo idealmente in due o in quattro parti lo spazio compreso tra due linee orarie. Anche la data si può leggere con sufficiente precisione facendo riferimento ai segni zodiacali e all’inizio dei mesi segnati lungo la linea meridiana.

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Splendori celesti. L’osservazione del cielo da Galileo alle onde gravitazionali
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In questa sezione troverete numerose informazioni sulla vita e le opere di Galileo. Per approfondire ulteriormente la storia dell'uomo e dello scienziato vi consigliamo di consultare anche il Portale Galileo, di cui i contenuti qui presentati sono parte integrante.

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