La teca digitale offre uno strumento di consultazione e analisi del vasto repertorio botanico contenuto nel Tesoro messicano, un lavoro collettivo dell'Accademia dei Lincei avviato nel 1610/11 e portato a termine soltanto nel 1651. Voluto da Federico Cesi, e completato dopo la sua morte da Francesco Stelluti e Cassiano dal Pozzo, la sua realizzazione coinvolse attivamente anche Ioannes Schreck, Justus Ryckius, Johann Faber e Fabio Colonna. L'opera si basa principalmente sul patrimonio illustrativo e descrittivo di Francisco Hernández, medico incaricato da Filippo II di esplorare le risorse naturali della Nuova Spagna, attraverso la sintesi effettuata da Nardo Antonio Recchi. Il Tesoro messicano si distingue per il suo apparato iconografico e l'ambizione di sistematizzare le concezioni naturalistiche del tempo. La teca digitale, interamente focalizzata sulla sezione botanica (libri II-VIII), utilizza l'immagine come unità principale, separandola dalla narrazione di Recchi e integrandola con i commenti di Schreck e Colonna. La piattaforma consente di esplorare le immagini e le informazioni su ogni pianta mettendo in evidenza il confronto con la letteratura dell'epoca, le proprietà terapeutiche, la descrizione dei colori e il ruolo dei personaggi citati.