Nell’ambito della mostra “Dall’Inferno all’Empireo. Il mondo di Dante tra scienza e poesia” (Firenze, Palazzo Pitti, 14 dicembre 2021 – 6 marzo 2022) il Museo Galileo organizza, in collaborazione con il Gabinetto scientifico letterario G.P. Vieusseux, un ciclo di incontri sui rapporti tra letteratura e scienza.
Le tre conferenze saranno introdotte da Filippo Camerota, Direttore scientifico del Museo Galileo e curatore della mostra dantesca, e da Gloria Manghetti, Direttrice del Gabinetto Vieusseux.
Mercoledì 26 gennaio, ore 17.00
Paola Italia, Gadda filosofo naturale
Solo online su https://www.youtube.com/c/VieusseuxIt
Ingegnere, filosofo, scrittore. Carlo Emilio Gadda, lo scrittore che ha rivoluzionato la lingua letteraria aprendola ai dialetti, ma soprattutto ai “contributi espressivi delle tecniche”, che ha introdotto gli integrali e le equazioni differenziali nella letteratura italiana, ha unito nella propria “ingombrante” persona e nella sua opera scienza, filosofia e letteratura, come i grandi filosofi naturali, da Cardano a Leonardo.
Mercoledì 9 febbraio, ore 17.00
Museo Galileo
Domenico Scarpa, Primo Levi: “cucire molecole”, “cucire parole”
In presenza (con prenotazione obbligatoria su www.vieusseux.it a partire dal 2 febbraio) e online sul canale YouTube del Museo Galileo
Già negli anni dell’università, e poi durante i mesi passati ad Auschwitz, Primo Levi coltiva l’idea di raccontare un atomo di carbonio: la realizzerà molto più tardi, in dieci pagine memorabili. Quell’antico desiderio ci dice quanto è stato forte, nella sua vita di chimico e di scrittore, il legame fra il gesto di “cucire molecole” e il gesto di “cucire parole”.
Mercoledì 23 febbraio, ore 17.00
Museo Galileo
Massimo Bucciantini, La letteratura cosmica di Italo Calvino
In presenza (con prenotazione obbligatoria su www.vieusseux.it, a partire dal 16 febbraio) e online sul canale YouTube del Museo Galileo
Quale significato ha avuto il progetto cosmicomico calviniano? Perché, dopo il successo della “trilogia fantasy” (Il visconte dimezzato, Il barone rampante, Il cavaliere inesistente), Calvino decise di cambiare radicalmente strada? Come venne accolto dai suoi lettori questo suo nuovo modo di fare letteratura? E perché non smise mai di lavorarci, proseguendo per tutta la vita a nutrirsi di scienza?
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