In occasione della mostra Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo (Città di Castello, Pinacoteca Comunale, 30 ottobre 2021 – 9 gennaio 2022) promossa dal Comune di Città di Castello, a cura di Marica Mercalli e Laura Teza, il Museo Galileo ha elaborato la ricostruzione digitale di un capolavoro in gran parte perduto del grande pittore urbinate.
La pala d’altare raffigurante l’Incoronazione di San Nicola da Tolentino fu dipinta da Raffaello con Evangelista di Pian di Meleto nel 1501 per la chiesa di Sant’Agostino a Città di Castello. Raffaello aveva appena diciassette anni ed era la sua prima commissione professionale. L’opera restò visibile nella Cappella Baronci della chiesa tifernate fino al 1789, quando un terremoto la distrusse quasi del tutto. Furono recuperati solo tre frammenti oggi conservati a Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte (la Vergine e l’Eterno), a Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo (Angelo), e a Parigi, Louvre (Angelo).
Sulla base di questi frammenti, dei disegni preparatori e di fonti letterarie, il Laboratorio Multimediale del Museo Galileo - sotto la guida di Filippo Camerota e Francesco Paolo Di Teodoro che hanno progettato la ricostruzione dell’opera – ha restituito digitalmente la composizione pittorica dell’intera pala d’altare, restituendo alla storia dell’arte un tassello fondamentale dell’esordio artistico di Raffaello.