Nel maggio 2012, il collezionista milanese Luigi Koelliker ha generosamente donato al Museo Galileo un rarissimo strumento scientifico di manifattura medievale inglese. L’eccezionale importanza storica e artistica dell’oggetto, un astrolabio piano o planisferico, è stata riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con decreto del 5 marzo 2002.
Databile intorno al 1400, l’astrolabio è diretta espressione degli interessi e delle competenze scientifiche di Geoffrey Chaucer (ca. 1343-1400), il celebre autore dei Racconti di Canterbury. Tre elementi permettono di collegare inequivocabilmente l’astrolabio all’opera del padre della letteratura inglese. Il primo è la somiglianza con un altro celebre strumento, l’astrolabio Painswick (1370 ca., Museum of the History of Science di Oxford), uno dei pochissimi astrolabi realizzati in Inghilterra durante la vita di Chaucer. Il secondo elemento, ancor più sorprendente, è l’evidente stretta analogia dell’astrolabio Koelliker con il manoscritto Dd.3.53 della Biblioteca Universitaria di Cambridge (Regno Unito), che contiene una copia del Trattato sull’astrolabio scritto da Chaucer nel 1391. Tale copia presenta un preciso disegno dell’astrolabio, sul cui recto si osservano i medesimi bassorilievi zoomorfi (le teste di un cane, un drago e un uccello) presenti nello strumento. Infine, l’astrolabio è stato concepito per essere principalmente usato a una latitudine di poco più a nord di Londra.
Proveniente da un’epoca in cui letteratura e scienza procedevano di pari passo, l’“astrolabio di Chaucer” testimonia i primi tentativi compiuti dagli studiosi europei per affrancarsi dalla supremazia scientifica araba nella costruzione di strumenti astronomici.
Il prezioso strumento sarà presto esposto nelle sale del Museo Galileo.
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