La mostra a Villa Bardini

La mostra Da Fattori al Novecento presenta la collezione di pitture macchiaiole e postmacchiaiole formata, nel suo nucleo principale, da Alessandro Roster. Collezione arricchita in seguito dalla moglie, Emma Del Greco, e continuata dagli eredi, tra cui Olschki. Alessandro Roster è medico-scienziato, come Giovanni del Greco, del quale è “genero e scolaro” e come Giorgio Roster, cugino del padre Giacomo. Quest’ultimo architetto del tepidario del giardino dell’Orticultura.

Da opere dove Fattori ritrae l’amico Del Greco, medico garibaldino impegnato nelle battaglie per l’Unità d’Italia, si passa attraverso un periodo caratterizzato dalle ricerche scientifiche che gravitano attorno all’Istituto di Scienze Naturali di Firenze a fine Ottocento. Nuovi mezzi di trasporto allargano i confini e facilitano le esplorazioni in altri continenti. Così lo scienziato e fondatore del Museo di Antropologia ed Etnologia, Paolo Mantegazza, si spinge in Sud America a compiere studi sulla natura e l’uomo, con i suoi usi e costumi. Analogamente il pittore Giovanni Mochi, dopo aver operato accanto ai Macchiaioli a Firenze, continua il suo lavoro in Cile. Giorgio, Celso e Guido Pellizzari, Igino Cocchi, Aldobrandino Mochi, Tedaldo Marzichi, sono nomi legati per parentela alla famiglia Roster in questo ambito di “ricerche incrociate”. Con l’aprirsi del Novecento appare sulla scena la donna e Alessandro Roster, medico-ginecologo, opera a favore della sua emancipazione. In parallelo la ricerca di un riparo dal ritmo e dal caos della vita moderna conduce il pittore Llewelyn Lloyd e gli eredi Roster, nella natura dell’Elba. Isola dove Giorgio Roster ha creato il suo giardino di acclimatazione e che, nella prima metà del Novecento, è ancora vergine e selvaggia.